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“Il richiamo di Mattarella: rispetto, coesione e speranza per un’Italia più giusta e solidale”

Praga 3 Gennaio 2025

l discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risuonato come un richiamo accorato ai valori fondamentali della nostra democrazia e alla necessità di affrontare con coesione e speranza le grandi sfide del nostro tempo.

Michele Grillo, della Presidenza del Consiglio, Commendatore OMRI e Segretario generale dell’APAMRI, ha evidenziato come il Presidente abbia saputo delineare un quadro lucido e al tempo stesso ispirante: “Mattarella ci ricorda l’importanza del rispetto, un valore spesso trascurato ma imprescindibile per una società coesa. La valorizzazione della dignità umana e la condanna di ogni forma di prepotenza sono messaggi che tutti dobbiamo accogliere.”

Il Presidente Cav. Uff. Riccardo Di Matteo ha sottolineato l’urgenza delle questioni demografiche e giovanili, messe al centro del discorso del Capo dello Stato: “La crisi delle nascite e l’emigrazione dei giovani talenti sono due sfide decisive. Il Presidente ci ha invitato a riflettere sul valore delle nuove generazioni, non solo come risorsa economica, ma come fondamenta del futuro della nostra comunità.”

Il discorso del Presidente Mattarella ha spaziato tra i temi della pace, della solidarietà e della giustizia sociale, ponendo l’accento sulle profonde contraddizioni della nostra epoca: dall’aumento delle spese militari rispetto agli investimenti per il clima, alla disuguaglianza economica e alle fragilità del sistema sociale italiano.

Tra i passaggi più significativi, il richiamo alla “parola dell’anno” secondo l’Istituto Treccani: il rispetto. Un termine che si declina in molteplici dimensioni, dalla dignità della persona al dialogo costruttivo tra le diverse componenti della società.

L’APAMRI, attraverso le parole di Michele e Di Matteo, ha rinnovato il suo impegno a promuovere il dialogo tra i cittadini e le istituzioni, sostenendo iniziative che valorizzino i principi costituzionali richiamati nel discorso presidenziale.

Il messaggio di fine anno non è stato solo un bilancio del passato, ma un invito a guardare avanti con fiducia e determinazione. Come ha affermato Michele Grillo: “La speranza non è un’attesa passiva, ma un impegno attivo che spetta a ciascuno di noi. Solo così possiamo costruire un’Italia più giusta e solidale.”

Con queste parole, il discorso di Mattarella si conferma un momento di riflessione e di sprone per affrontare insieme le sfide del futuro.

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