Protonterapia: Nuove frontiere nella cura dei tumori presentate al Senato
Praga 30 Novembre 2024
Un convegno a Roma evidenzia i benefici della protonterapia e l’urgenza di superare le disuguaglianze nell’accesso alle cure tra Nord e Sud Italia, con nuove tecnologie e finanziamenti in arriv.
Si è tenuto a Roma, presso la Sala ISMA del Senato, il convegno “Le nuove frontiere della protonterapia e dei farmaci per l’oncologia pediatrica”. L’evento, organizzato e promosso dalla senatrice Tilde Minasi, ha messo in luce le potenzialità della protonterapia come trattamento innovativo contro il cancro, sottolineando la necessità di superare le disuguaglianze di accesso alle cure tra Nord e Sud Italia.
La protonterapia, rispetto alla radioterapia convenzionale, offre vantaggi significativi:
- Minore irradiazione dei tessuti circostanti, riducendo i rischi di effetti collaterali.
- Trattamento mirato e indolore, con sedute di circa 30 minuti che non richiedono ricovero o isolamento post-terapia.
- Efficacia nelle aree critiche, come tumori localizzati vicino a strutture sensibili o quelli resistenti alla radioterapia tradizionale.
Al convegno hanno partecipato autorevoli figure del panorama medico e istituzionale, tra cui:
- Roberto Orecchia, direttore scientifico emerito dell’Istituto Europeo di Oncologia.
- Lidia Strigari, direttrice di Fisica Sanitaria dell’IRCCS di Bologna.
- Francesco De Leonardis, esperto in oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari.
- Sara Rossi, dirigente del MUR e referente del progetto PON Ricerca e Innovazione.
- Paolo Viti e Angelo Ricci di FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica).

La senatrice Minasi, nel suo intervento, ha ribadito l’impegno dell’Intergruppo parlamentare Oncologia nel promuovere la ricerca, l’innovazione tecnologica e l’accesso equo alle cure. “Il nostro obiettivo è superare le disuguaglianze tra Nord e Sud, garantendo a tutti i pazienti le stesse opportunità di cura”, ha dichiarato.
Il professor Orecchia ha evidenziato che, dal 1° gennaio 2024, la protonterapia sarà inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per 10 tipologie di tumori, rendendola una prestazione gratuita erogata dal Sistema Sanitario Nazionale. Tuttavia, ha sottolineato che i soli 3 centri italiani attualmente operativi non sono sufficienti a coprire la domanda, stimata in circa 20.000 pazienti candidabili ogni anno.
Il progetto ERHA (Enhanced Radiotherapy with HAdrons), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, rappresenta una svolta tecnologica con la creazione del primo sistema di protonterapia basato su accelerazione lineare di protoni. Come spiegato da Sara Rossi, questa innovazione consentirà trattamenti più precisi e accessibili.
Nonostante i progressi, l’Italia è uno dei paesi europei con il più basso rapporto tra sale di trattamento e numero di abitanti, con una distribuzione disomogenea delle strutture. Al Sud, l’assenza di centri costringe molti pazienti a spostarsi verso il Nord, aggravando le disparità regionali.
Il convegno ha posto le basi per un impegno condiviso tra istituzioni e comunità scientifica, con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla protonterapia e garantire una sanità equa ed efficiente per tutti i pazienti oncologici.